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Moi, Daniel Arap.

Uomo politico keniota. Dopo aver svolto la professione di insegnante (1946-55), nel 1955 entrò in politica e venne eletto membro del Consiglio legislativo per la Rift Valley, carica in cui venne riconfermato nel 1957. Nel 1960, insieme a Ronald Ngala, fondò il Kenya African National Union (KANU), un partito sorto a difesa delle minoranze etniche, tra cui i Kalenjin, gruppo di appartenenza di M., contro lo strapotere delle due tribù di maggioranza dei Luo e dei Kikuyo, rappresentate dal Kenya African Democratic Union (KADU). Ministro dell'Educazione nel 1960-61, allorché il Kenya ottenne l'indipendenza (1963) M. accettò l'invito del presidente Kenyatta di unire le forze di KANU e KADU per portare a termine il processo di decolonizzazione dalla Gran Bretagna. Dopo aver sciolto il KADU (1964), assorbito di fatto dal KANU, M. divenne collaboratore di Kenyatta, assumendo il ruolo di ministro dell'Interno (1964) e quindi di vicepresidente dello Stato (1967). Alla morte di Kenyatta (1978), fu eletto presidente della Repubblica, riconfermato nel 1983 e nel 1988, sempre come candidato unico. Nel 1982 sopravvisse a un tentativo di colpo di Stato grazie all'appoggio dell'esercito, che gli rimase fedele. Nello stesso anno, con l'obiettivo di raccogliere su di sé sempre maggiori poteri, si pose alla presidenza del KANU, che fece diventare, con una modifica costituzionale, l'unico partito del Paese. Personalità autoritaria, la cui politica, criticata anche dalla Chiesa, suscitò una forte opposizione interna, dal 1991, a causa del riesplodere delle tensioni etniche, ripristinò il multipartitismo, ottenendo tuttavia la rielezione alla presidenza del Kenya sia nel 1992 sia nel 1997. Sempre più screditato dalla corruzione e dalle violenze, il Governo di M. dovette cedere il potere nel 2002, quando, nelle consultazioni presidenziali, il candidato governativo Uhuru Kenyatta, erede del padre Jomo, appoggiato dal presidente del KANU, venne sconfitto dal candidato della Coalizione Arcobaleno Mwai Kibaki. Nel 2005 M. rinunciò alla carica di presidente del KANU ( (n. Sacho, Rift Valley 1924).